La salvaguardia della salute orale è di fondamentale importanza per garantire la salute generale. Gli insegnamenti arrivano già nei primi anni di vita per chiunque di noi, le attività di sensibilizzazione sono frequenti ormai da decenni, l’attenzione alla salute dei propri denti è in generale aumento. Ma non è detto che tutto questo si sia tramutato negli anni in risultati evidenti. Anzi. Vi è continua necessità, anche da questo punto di vista, di prevenire o verificare lo stato delle proprie arcate dentarie e di tutto quello che concerne la salute orale. L’ortopantomografia ha proprio questi obiettivi.
“Disastro dentale”, come prevenirlo con l’ortopantomografia?
Diversi sono gli studi in cui si evidenzia, in piena pandemia e in epoca di restrizioni, un vero e proprio “disastro dentale”, una generale trascuratezza verso la propria salute orale. L’era Covid, insomma, oltre ad incidere sulle nostre relazioni sociali, oltre a pesare in ottica di prevenzione e diagnosi su molte altre patologie, ha determinato un aumento generalizzato di problemi dentali. A fine 2020 la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) ha parlato di un +30% di richieste di bite per ansia e stress da Covid, di apparecchi ortodontici per bruxismo, e di un +120% di fratture dentali.
Numeri a parte, tanti sorrisi in meno per un peggioramento delle condizioni orali e parodontali. Disastri a parte, è tempo di tornare a curare la propria salute orale. E di farlo nel modo corretto, più efficace possibile.
L’ortopantomografia o panoramica dentale è un’indagine radiografica rapida, non invasiva e non dolorosa che permette lo studio delle arcate dentarie e delle ossa mandibolari e mascellari, capace di rendere una rappresentazione completa delle strutture ossee in un’unica immagine radiografica.
Ortopantomografia, a cosa serve?
La valutazione dello stato del cavo orale prima di un trattamento odontoiatrico, naturalmente la diagnosi e pianificazione del trattamento di malattie dentali, la valutazione di carie interdentali, carie recidive, granulomi, l’individuazione di eventuali malformazioni dentarie o denti inclusi, la ricerca di lesioni ossee, infiammatorie, cistiche a carico degli alveoli e delle strutture ossee circostanti, la valutazione dei seni paranasali e della articolazione temporo-mandibolare (ovvero dei corretti movimenti di apertura e di chiusura della bocca, la diagnosi di neoplasie delle ossa mascellari e mandibolari sono solo alcuni degli ambiti in cui l’esame opt è in grado di fornire informazioni molto utili.
Il tutto con un esame che dura poco, non necessita di particolari preparazioni e non risulta invasivo. In sintesi l’ortopanoramica delle arcate dentarie, più propriamente detta ortopantomografia, è un esame radiografico che permette di studiare le arcate dentarie, le ossa mascellari, i seni mascellari e la struttura ossea delle articolazioni temporo-mandibolari. Può essere molto utile per rivelare la presenza di carie dei denti, di malattia delle gengive (parodontite) o di danni ai tessuti interni del dente (lesioni endodontiche, tipo granulomi apicali), oppure lesioni a carico delle ossa mascellari come, ad esempio, cisti o nuove formazioni in genere. Mostra anche l’eventuale presenza di denti inclusi, cioè che non hanno raggiunto la loro naturale collocazione all’interno della bocca, (frequentemente denti del giudizio) o malattie a carico della mucosa dei seni mascellari (mucocele, sinusite).
Ortopantomografia digitale, possono farla anche i bambini?
Con le nuove tecnologie digitali l’esposizione alle radiazioni è estremamente ridotta, e ciò consente di eseguire l’ortopanoramica anche su bambini e adolescenti (ovviamente, va evitata in donne in gravidanza).
Una radiografia opt è un esame comunemente eseguito da dentisti e chirurghi orali nella pratica quotidiana e rappresenta un importante strumento diagnostico. Copre un’area più ampia rispetto a una radiografia intraorale tradizionale.
Ortopanoramica arcate dentarie, come farla?
Durante l’esame, che non necessita di particolari preparazioni, il paziente morde un punto di fissaggio, così da mantenere una posizione stabile e arrestare i movimenti della testa. La radiografia dura in media meno di 20 secondi.
Opt o Tc Cone Beam, come scegliere?
Lo Studio Radiologico Viterbo dispone di tre apparecchi di diagnostica per OPT e TC Cone Beam: un ortopantomografo con braccio cefalometrico per telecranio, il Cranex 3D che consente di acquisire l’immagine a dimensioni intere e con precisione in ciascun programma e il Galileos che, grazie alla tecnologia ConeBeam 3D, con un’unica scansione volumetrica 3D a dose ridotta e dai dati di 200 riprese singole, in soli 14 secondi ricostruisce un volume nelle dimensioni di (15 x 15 x 15 cm3) in perfetta qualità tridimensionale dell’immagine.
Tc Cone Beam 3D, quali vantaggi?
Numerosi sono i vantaggi della TC Cone Beam. Tra questi la riduzione della dose di radiazioni così da poter ripetere l’esame anche dopo poco tempo (la TC Cone Beam ha in media un’esposizione ai Raggi X da 5 a 20 volte inferiore rispetto alla TC convenzionale), una maggior precisione e accuratezza delle immagini e la possibilità di visualizzare le strutture anatomiche di interesse e quelle critiche in 3D, supportando l’odontoiatra nel definire in modo mirato la terapia o il trattamento chirurgico più adeguato per il caso, la riduzione del tempo per l’esecuzione dell’esame e la struttura dell’apparecchiatura che consente il massimo comfort anche per pazienti claustrofobici.