Calcium score: l’esame che può salvare la vita
La cardiopatia ischemica rappresenta la principale causa di morte nei paesi industrializzati, il calcium score può fornire un’analisi preziosa.
L’identificazione dei pazienti a rischio di ischemia miocardica rappresenta una vera e propria sfida che permetterebbe una diagnosi precoce di coronaropatia ed un conseguente intervento preventivo, effettuato cioè prima che il paziente sviluppi l’infarto del miocardio. Per questo motivo si sono sempre cercate nuove metodiche in grado di dare un contributo alla quantificazione del rischio coronarico.
In quest’ottica la TAC ( tomografia computerizzata multistrato ) è in grado di quantificare il contenuto di calcio coronarico ( il calcio all’interno della parete del vaso presenta una densità maggiore rispetto a quella del sangue e quindi è ben identificabile ). Numerosi studi hanno confermato essere correlato alla presenza di lesioni aterosclerotiche subcliniche.
La malattia ischemica con le sue principali manifestazioni ( infarto acuto del miocardio, angina stabile, angina instabile, disfunzione miocardica ) rappresenta l’espressione clinica dell’aterosclerosi coronarica.
Le calcificazioni dei vasi coronarici sono spesso associate a lesioni aterosclerotiche avanzate. Le più moderne apparecchiature TAC con software dedicati alla studio cardiaco sono sincronizzate ai battiti cardiaci attraverso l’ECG per ottimizzare le immagini acquisite sempre nella stessa fase di ciclo.
Nessun mezzo di contrasto
Tale procedura non utilizza nessun mezzo di contrasto e permette la quantificazione dei depositi di calcio a livello delle coronarie. L’assenza di calcificazioni alla TAC non esclude tuttavia la presenza di placche aterosclerotiche, ma risulta correlata con un basso rischio di eventi cardiovascolari nei successivi 5 anni.
Ma in che modo il calcio coronarico si correla con la presenza di lesioni aterosclerotiche subcliniche e quindi con un aumentato rischio di eventi cardiaci infausti?
Il meccanismo fisiopatologico risiederebbe nel fatto che l’apposizione di calcio sulla placca aterosclerotica tenderebbe a destabilizzarla aumentando di conseguenza la sua tendenza alla rottura. In base al suddetto concetto non sono quindi le lesioni aterosclerotiche emodinamicamente più severe determinanti un’ostruzione del lume maggiore le più pericolose, bensì anche quelle di dimensioni più ridotte che possono divenire instabili a causa di uno strato di calcio sopra adeso.
Calcium Score
Molti studi hanno analizzato il valore predittivo del Calcium Score in vari sottogruppi di pazienti ( asintomatici, con dolore toracico, diabetici ), confermando nei soggetti a maggior rischio di eventi cardiovascolari estesi depositi calcifici.
Resta ancora da chiarire tuttavia come si correlano gli altri fattori di rischio con i valori di calcium score e quanto questo dipenda da una predisposizione genica individuale.
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