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Esame MOC: la diagnostica per il livello di osteoporosi

Un’epidemia silenziosa: si stima che in Italia circa 5 milioni di persone soffrano di osteoporosi con un’incidenza pari all’8% della popolazione. Incidenza che sale al 12% nelle donne e che scende al 4% negli uomini. Il 23% circa delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni è affetto da osteoporosi e questi numeri sono in continua crescita, soprattutto in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita. Fondamentale, in un panorama di questo tipo, attraverso l’esame Moc, diagnosticare il livello di osteoporosi perché le fratture da fragilità per osteoporosi possono avere rilevanti conseguenze, sia in termini di mortalità che di disabilità motoria, con elevati costi sia sanitari sia sociali.

La mortalità da frattura del femore è del 5% nel periodo immediatamente successivo all’evento e del 15-25% a un anno. Nel 20% dei casi si ha la perdita definitiva della capacità di camminare autonomamente e solo il 30-40% dei soggetti torna alle condizioni precedenti la frattura.

Osteoporosi di cosa si tratta e come si previene

L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea legato prevalentemente all’invecchiamento. Questa situazione porta, conseguentemente, ad un aumentato rischio di frattura (in particolare di vertebre, femore, polso, omero, caviglia) per traumi anche minimi. Mantenere uno stile di vita attivo, seguire una dieta varia ed equilibrata per prevenire sovrappeso e obesità, assumere adeguate quantità di calcio e vitamina D, diminuire il consumo di sale (che aumenta l’eliminazione del calcio con l’urina), non fumare ed evitare o limitare il consumo di alcol è un’ottima strada per mantenere le ossa in salute.

I fattori di rischio per l’osteoporosi e le fratture correlate sono diversi: l’età, la menopausa, alcune terapie (ad esempio, a base di cortisone), malattie gastrointestinali, l’eccessiva magrezza o l’obesità, i periodi di amenorrea (cioè l’assenza di ciclo mestruale superiore ad una durata di tre mesi), malattie reumatiche.

Evidente come l’osteoporosi non sia una malattia esclusivamente femminile, anche se colpisce soprattutto le donne, né riguarda soltanto le persone anziane, ma in certi casi colpisce anche i giovani. In questo contesto fondamentale è la fase di prevenzione e di monitoraggio. La densitometria lombare e femorale, la densitometria ossea total body e tutte le altre indagini di questo tipo diventano così importanti, anche e soprattutto in una fase pre-clinica. Anche in giovane età, per entrambi i sessi.

Esame MOC e la densitometria a raggi X (Dexa)

Misurare il calcio presente nelle ossa, individuando così una riduzione della mineralizzazione o la comparsa dell’osteoporosi. Possibile farlo attraverso la MOC, ossia la Mineralometria Ossea Computerizzata, esame specifico per l’attività preventiva (utile per le donne in menopausa, ma consigliato già a partire dai 30 anni, anche negli uomini). È un esame poco invasivo, non necessita di preparazione e dura soltanto pochi minuti.

L’Esame MOC è una densitometria, esame che può essere effettuato servendosi di ultrasuoni su ossa di piccole dimensioni, di TAC oppure attraverso l’utilizzo di apparecchiature specifiche. È il caso dello Studio Radiologico Viterbo che da tempo si affida alla tecnologia DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry) attraverso l’utilizzo del Delphi.

Esame osteoporosi come si esegue

Il Delphi è uno strumento che allarga ulteriormente le frontiere della densitometria ossea a raggi X (DEXA). Grazie al rivoluzionario sistema Instant Vertebral Assessment (IVA), questa attrezzatura permette di determinare velocemente lo stato delle vertebre.

Affidarsi a strumentazioni DEXA ha certamente cambiato il modo di intendere l’Esame MOC. Definire lo stato di salute delle ossa con maggiore precisione rispetto agli ultrasuoni e con una dose di radiazioni più bassa della Tac: sono questi i due principali vantaggi delle macchine Dexa.

Osteopenia significato e perché è fondamentale il monitoraggio

La osteoporosi è una malattia caratterizzata da una riduzione della massa ossea (Bone Minerul Density BMD) e dallo sviluppo di fratture, non traumatiche ma spontanee, quale sequela di tale riduzione. Pertanto monitorare i valori osteoporosi, lo stato delle ossa e valutare attentamente il rischio di frattura è l’obiettivo principale nei pazienti affetti da osteoporosi, dal momento che le fratture sono fortemente invalidanti e, spesso, associate ad un elevato grado di mortalità.

La riduzione della massa ossea, senza presenza di frattura, è una patologia che porta il nome di osteopenia. In pratica ossa più fragili e maggiormente predisposte a eventuali fratture. Esistono almeno quattro livelli di osteopenia, quantizzati in base ad una classificazione specifica (il T-Score, in larga sintesi lo scostamento dal valore BMD): osteopenia lieve, osteopenia media, osteoporosi (statisticamente associata ad un elevato rischio di fratture) e osteoporosi grave (associata a frattura o fratture radiograficamente accertate).

Monitorare lo stato di salute delle ossa risulta così fondamentale: pur essendo basato sull’esposizione ai raggi X, peraltro, l’esame densitometrico è meno dannoso rispetto ad una radiologia tradizionale.
Infatti, per analizzare la composizione delle ossa è sufficiente un livello di intensità di radiazioni più superficiale, con un impatto meno significativo sui tessuti.

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